Sport e Fertilità: quelli giusti e quelli da evitare se state cercando avere un bambino

GLI SPORT GIUSTI, E QUELLI DA EVITARE, SE STATE CERCANDO DI AVERE UN BAMBINO

Il movimento è sempre fondamentale per mantenere l’organismo sano e questo principio diventa ancora più importante in vista di un percorso di procreazione medicalmente assistita, oltre che dopo la gravidanza e durante l’allattamento, in quanto lo sport è in grado di influire sulla salute riproduttiva sia femminile che maschile. Persino durante la gestazione sono raccomandati almeno 150 minuti di attività fisica ogni settimana (come indicato dal Ministero della Salute); poco più di un quarto d’ora al giorno, infatti, è in grado di migliorare la circolazione (prevenendo le gambe gonfie), di tonificare i muscoli dorsali e addominali (alleggerendo il peso della pancia che cresce) e di favorire un parto più veloce e meno doloroso grazie all’allenamento dei muscoli pelvici (da evitare, chiaramente, pesistica e subacquea). 

Per le coppie che intraprendo una PMA, le alterazioni dell’assetto ormonale possono condizionarne il buon esito e una corretta attività fisica, associata a una buona alimentazione, possono influenzare positivamente il riequilibrio del corpo, creando i migliori presupposti per il percorso di fecondazione assistita. 

Per le donne sono consigliate attività aerobiche leggere, come nuoto, acqua-gym, pilates e camminate. Da evitare, invece, sforzi eccessivi e prolungati in grado di abbassare il livello di estrogeni o provocare rapide variazioni di peso che alterano la cadenza dei cicli ovulatori e possono portare alla scomparsa del ciclo mestruale, come avviene in alcune atlete che vanno incontro ad amenorrea. Per gli uomini meglio non praticare gli sport che riducono l’afflusso di sangue ai genitali come equitazione, ciclismo, maratone e subacquea.

In conclusione, abbandonate la vita sedentaria e regalatevi una serata di ballo insieme o una bella camminata al tramonto, ne beneficeranno il vostro spirito e anche i vostri gameti!



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Vacanze finite? Ritornare a lavoro con serenità per migliorare le possibilità di concepimento

VACANZE FINITE? RIENTRARE A LAVORO CON SERENITA’ PER MIGLIORARE LE POSSIBILITA’ DI CONCEPIMENTO

Dopo l’interruzione dal lavoro per alcune settimane, la fine delle vacanze e il rientro nei ritmi quotidiani causano, spesso, stress e cattivo umore, fattori che si riflettono sull’intero organismo e possono influenzare negativamente la fertilità. Infatti, un’indagine epidemiologica condotta su circa 400 donne ha dimostrato comein condizioni di stress le probabilità di concepire siano inferiori del 45% [1]. Tale fenomeno, però non riguarda solo le donne, ma anche gli uomini per i quali può esserci un temporaneo abbassamento del testosterone e della qualità del liquido seminale[2].

Se all’ansia e stress da rientro si aggiungono le complesse emozioni da affrontare nell’ambito di un percorso di procreazionemedicalmente assistita, il mix può risultare esplosivo e influire negativamente sul sistema ormonale. Per mitigare questi effetti, però, bastano semplici accortezze, abitudini sane che aiutano mente e corpo ridando la serenità e le forze necessarie per affrontare una PMA.

Innanzitutto, riposare, quindi dormire la notte (pazienza se non vedrete la fine di un film o vi perderete una cena, anzi, se potete, spegnete i dispositivi elettronici e dedicatevi a una buona lettura conciliatrice del sonno);
fate moderata attività fisica: possibilmente lunghe passeggiate all’aperto (fondamentali per tamponare le lunghe ore passate a lavoro al chiuso);
mangiate sano, prediligendo frutta e verdura fresche e di stagione (l’arrivo dell’autunno ci regala frutti ricchi di energia come fichi, cachi, nespole e zucca);
consumate cioccolato e tè verde per merenda, ricchi di sostanze in grado di migliorare la risposta dell’organismo allo stress.

Infine, il consiglio più importante, dedicate tempo a voi stessi e ai vostri hobbies.

Presso il Centro S.I.S.Me.R. potrete trovare totale supporto per il vostro percorso di fecondazione assistita grazie a uno staff multidisciplinare in grado fi affiancarvi dal punto di vista medico, psicologico e nutrizionale.

 

 

1. https://www.sciencedaily.com/releases/2016/09/160912161019.htm

2. Samplaski, M.K.; Loai, Y.; Wong, K.; Lo, K.C.; Grober, E.D.; Jarvi, K.A. Testosterone use in the male infertility population: Prescribing patterns and effects on semen and hormonal parameters. Fertil. Steril. 2014, 101, 64–69. [Google Scholar] [CrossRef] [PubMed]



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Figli di una PMA: cosa raccontare ai bambini del percorso di nascita

FIGLI DI UNA PMA, COSA RACCONTARE AI BAMBINI DEL PERCORSO DI NASCITA

L’infertilità è un fenomeno molto diffuso e dovuto molteplici fattori sia patologici che legati ad influenze esterne come l’inquinamento e lo stile di vita. Sono, quindi, sempre di più gli aspiranti genitori che ricorrono alla procreazione medicalmente assistita e i bambini nati con queste tecniche.

Nonostante questo, nel nostro Paese, è ancora difficile parlare apertamente di tali tematiche soprattutto in caso di donazione di gameti e questo può rendere, ancora più difficile, per i genitori spiegare ai figli il percorso da cui sono nati.

Tra le tante paure, c’è quella di non sapere se, e cosa dire, al bambino. In merito, non ci sono regole fisse da seguire, ogni genitore deve fare quello che si sente e che crede sia più opportuno per il proprio figlio; l’importante è avere scelto il percorso di PMA con consapevolezza e non avere, quindi, rimpianti su come sarebbero/avrebbero potuto andare le cose.

Nell’approccio di condivisione delle modalità di concepimento al bambino, i genitori non devono sentirsi soli, perchè possono avvalersi del supporto di specialisti in grado di aiutarli durante l’intero percorso, fin dalla diagnosi di infertilità e oltre il termine della sperata gravidanza. Questo è molto importante in considerazione della varietà di emozioni ad esso potenzialmente correlate sia a livello individuale che di famiglia. Presso SISMER, ad esempio, offriamo questo servizio non solo durante il trattamento, ma, su richiesta, anche in qualsiasi altro momento le coppie lo desiderino. 

Possono essere molto utili, anche, i libri per l’infanzia che sono in grado di spiegare, tramite illustrazioni e concetti semplici, la difficoltà di diventare genitori e, eventualmente, la figura del donatore. Proprio in merito al donatore, tale entità non deve essere vista come qualcosa di strano o astratto, ma come una persona che ha scelto di aiutare il prossimo come per chi dona il midollo spinale, il sangue, il cordone o, come in questo caso, i gameti, dando parte del loro patrimonio cromosomico.

Le istituzioni avrebbero l’importante compito di creare un substrato culturale che normalizzi la PMA e la donazione, in modo che chi deve ricorrere a queste tecniche non viva una situazione di disagio e pregiudizio che può influire negativamente, anche, sulla scelta delle modalità di condivisione con i figli del percorso che ha portato alla loro nascita. La letteratura scientifica dimostra che non esistono differenze significative, né a livello fisico né a livello psicologico, tra bambini concepiti spontaneamente e quelli nati da PMA. Avere un bambino significa aiutarlo a crescere e dare insegnamenti, condividere il mondo, il passato, il presente e il futuro. Un figlio è un essere nuovo, unico, che mette radici nella famiglia e che crescerà a fianco dei genitori; quindi, la modalità di concepimento o il patrimonio genetico passano in secondo piano rispetto ai legami affettivi e familiari che potranno diventare sempre più solidi anche attraverso il continuo confronto e una comunicazione vera e diretta.

Per ogni approfondimento i nostri specialisti sono sempre a disposizione nell’affiancarvi e darvi pieno supporto affrontando, con serenità e consapevolezza, qualsiasi strada dovrete percorrere.



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Gravidanza: controllare l’aumento del peso e alimentarsi correttamente

GRAVIDANZA: CONTROLLARE L’AUMENTO DI PESO E ALIMENTARSI CORRETTAMENTE GRAZIE AL SUPPORTO DI UNO SPECIALISTA

Tra le paure più comuni in gravidanza, c’è quella di prendere troppo peso o mangiare alimenti sbagliati/dannosi per il feto; una paura fondata visto che un incremento ponderale eccessivo può mettere a rischio il corretto decorso della gestazione e, cibi ricchi di elementi tossici possono influenzare la salute anche del futuro nascituro.

Studi presenti in letteratura, effettuati su oltre 35mila partecipanti [1], hanno evidenziato come l’aiuto di uno specialista durante la gravidanza riesca a far avere un controllo del peso migliore alla gestante al fine di evitare complicanze come diabete gestazionale, malattie cardiovascolari, preeclampsia, macrosomia fetale (peso alla nascita superiore a 4,5 kg), difficoltà nel parto e ricorso al taglio cesareo.

Purtroppo, il luogo comune “sei incinta, devi mangiare per due” è ancora diffuso col risultato che molte donne accumulano più chili di quelli che sono considerati fisiologici esponendosi a rischi e ritrovandosi, dopo il parto, un corpo profondamente cambiato e energie limitate, con ripercussioni fisiche e psicologiche.

Presso la nostra clinica, credendo nell’ascolto e nella condivisione delle differenti problematiche individuali connesse all’alimentazione senza rinunce forzate, proponiamo dei pacchetti, che comprendono fino a 5 controlli, e il supporto di uno specialista che potrà seguire, passo dopo passo, la gestazione fornendo consigli e indicazioni personalizzate. Tale possibilità può essere estesa anche a dopo il parto, offrendo un sostegno professionale e specializzato per recuperare il peso forma e adottare un’alimentazione idonea durante l’allattamento.

La nostra cultura è permeata di falsi miti che vengono dispensati nella convinzione di dare preziosi suggerimenti ai futuri genitori, ma è meglio affidarsi a un nutrizionista, perché la birra non fa venire il latte e non c’è nessun bisogno di assecondare ogni voglia per paura che il bambino avrà delle macchie sulla pelle.

Contatta la nostra clinica per avere maggiori informazioni e conoscere tutte le agevolazioni per affrontare i prossimi 9 bellissimi mesi con tutto l’aiuto di cui hai bisogno.

[1] Cheryce L. Harrison, Mahnaz Bahri Khomami, Joanne Enticott, Shakila Thangaratinam, Ewelina Rogozińska, Helena J. Teede. Key Components of Antenatal Lifestyle Interventions to Optimize Gestational Weight Gain. JAMA Network Open, 2023; 6 (6): e2318031 DOI: 10.1001/jamanetworkopen.2023.18031



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Niente gravidanza? La colpa potrebbe essere il caldo

NIENTE GRAVIDANZA? LA COLPA POTREBBE ANCHE ESSERE DEL CALDO

L’Estate e il caldo non sono amici della fertilità; anzi, la variazione delle temperature stagionali e i repentini/drastici sbalzi di caldo possono influenzare l’apparato riproduttivo, sia maschile che femminile.

È, infatti, noto che la temperatura intratesticolare elevata può avere effetti negativi sulla spermatogenesi (la formazione di spermatozoi) e lo stress termico, subito a livello scrotale, può indurre alterazioni nella qualità del seme inducendo modifiche nella concentrazione e la motilità degli spermatozoi, fattori strettamente connessi alla capacità riproduttiva. Inoltre, studi scientifici, hanno dimostrato un incremento della frammentazione del DNA a causa del calore. La temperatura ideale per la formazione degli spermatozoi è di 34,5°C, e un aumento, anche di solo un decimo di grado all’interno dei testicoli, determina una modifica del liquido seminale.

Meno conosciuti gli effetti dell’aumento delle temperature sull’apparato riproduttivo femminile; numerose indagini scientifiche, però, hanno correlato, anche per le donne, l’esposizione a temperature più elevate a una minore fertilità (con conseguenze, ad esempio, sulla riserva ovarica). Inoltre, proprio grazie agli studi sugli effetti del surriscaldamento globale, è emerso che Il cambiamento climatico è un importante fattore di rischio anche per la salute riproduttiva andando a influenzare le possibilità di concepimento e una positiva conclusione della gravidanza

Infatti, le variazioni repentine di temperatura vengono lette dal nostro corpo come uno stress, effetto che si ripercuote sul corpo e i meccanismi che lo controllano, la buona notizia è che, tali conseguenze, sono reversibili. Quindi, se la tanto attesa gravidanza non arriva, la causa potrebbe essere anche il caldo torrido tipico di queste settimane, ma non disperate e attendete il ritorno del mite clima settembrino che aiuterà l’organismo a ritrovare equilibrio e forza.

Anche se dotati di termoregolazione, non dimentichiamo, però, di avere le dovute accortezze per mitigare gli effetti del calore come:

  • evitare indumenti stretti e che impediscono la traspirazione, 
  • evitare la sedentarietà che non permette una corretta dissipazione del calore e aumenta il rischio di ristagni di liquidi
  • seguire una sana e corretta alimentazione ricca di frutta e verdura fresca
  • bere tanta acqua
  • usare creme con fattori di protezione elevati

Al rientro delle vostre vacanze, la clinica SISMeR, e tutto il suo staff, sarà lieto di darvi ogni supporto psicologico, tecnico e medico per ricominciare la ripresa delle attività e accompagnarvi nella meravigliosa strada per diventare genitori.

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