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INFERTILITA’ NELLA STORIA: POZIONI, ABORTI E PREGIUDIZI. IL CURIOSO CASO DI ENRICO VIII

Sebbene fin dall’antichità esistesse la nozione che sia l’uomo che la donna potessero essere sterili o infertili (nel primo caso prevalentemente per motivi legati all’incapacità di avere rapporti), una recente ricerca ha confermato come le società di tutto il mondo abbiano tradizionalmente considerato la responsabilità, e capacità, di procreare a carico prevalentemente della donna [1].

Caso simbolo di tale cultura è quello di Enrico VIII, sovrano vissuto in Inghilterra a cavallo tra il XV il XVI secolo e noto per essersi sposato sei volte, sbarazzandosi delle mogli che non adempivano al loro presunto dovere reale e coniugale di mettere al mondo un erede maschio sano. D’altronde, l’ereditarietà dei titoli nobiliari era al centro delle leggi, e questo valeva soprattutto per i sovrani, specialmente in una situazione di fragilità dinastica come quella esistente in Inghilterra in quell’epoca. 

Le prime due mogli del monarca, Caterina d’Aragona e Anna Bolena, ebbero in totale dieci gravidanze, ma ben sei si conclusero con un aborto spontaneo. Il primo figlio di Enrico, visse meno di due mesi. Solo due figlie riuscirono a sopravvivere e a raggiungere l’età adulta. Il tanto desiderato figlio, nato dalla terza moglie Jane Seymour (deceduta poco dopo averlo messo al mondo), morì adolescente. In questo contesto, va ricordato che durante il processo per tradimento di Anna Bolena, la quale fu denunciata per aver avuto relazioni con altri numerosi uomini, emersero accuse di impotenza nei confronti di Enrico e lui giustiziò chiunque si fosse espresso in sua difesa pochi giorni dopo.

Una storia di fallimenti, violenze e aborti quella del monarca, ma non sarà stata la qualità spermatica del re il problema invece dell’infausto destino di trovare sempre mogli infertili?  Basandosi sui recenti studi sulla ridotta funzionalità spermatica le ricercatrici britanniche ipotizzano che la salute riproduttiva del sovrano possa essere stata una delle cause primarie di infertilità. Sebbene infatti le testimonianze dell’epoca dipingano il giovane Enrico VIII come atletico e prestante, con il tempo la sua forma fisica e la sua salute iniziarono a declinare significativamente per vari fattori legati al peso (dal suo abbigliamento si può dedurre si aggirasse intorno ai 180 kg con una diagnosi di grave obesità e probabilmente di diabete), all’alimentazione ricca di carne, ma carente di vitamine, al consumo di alcool e ai postumi di una ferita alla gamba mai completamente guarita.

Al di là di questo specifico caso, l’infertilità era un problema sentito trasversalmente da tutte le classi sociali nel medioevo e all’inizio dell’età moderna, epoche in cui il tasso di mortalità infantile era altissimo e avere molti figli era necessario per garantire continuità dinastiche e forza lavoro. Per questo uomini e donne hanno sempre cercato modi per favorire la fertilità. Le soluzioni adottate nei secoli scorsi per restare incinta si fondono tra religione, magia e superstizione. Venivano infatti proposte terapie che oggi possono far sorridere, come una polvere a base di fegato e testicoli di maialino “figlio unico”, lana imbevuta di latte d’asina da applicare sull’ombelico o elisir a base di latte di cavalla, sangue di coniglio e urina di pecora. L’azione più diffusa e consigliata restava, però, la preghiera e l’uso di amuleti; ancora adesso esistono chiese e oggetti votivi a cui chiedere la grazia, come la nota sedia di Sant’Anna a Napoli.

Da allora, la scienza ha fatto numerosi passi avanti e molte coppie sono riuscite ad avere un figlio grazie alla procreazione medicalmente assistita. Anche culturalmente le cose stanno, evolvendo, ma ancora molto deve essere fatto per smantellare i pregiudizi legati all’infertilità, che possono essere causa di  stress e disturbi psicologici per le coppie che si trovano ad affrontare questa patologia.

Presso S.I.S.Me.R. potrete un’équipe multidisciplinare di professionisti in grado di unire evidenze cliniche a indagini specifiche, oltre a fornire il necessario supporto psicologico.

[1] https://direct.mit.edu/jinh/article/52/2/155/107151/Was-Henry-VIII-Infertile-Miscarriages-and-Male

 

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