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PMA IN RISALITA DOPO LA PANDEMIA,

16.625 BAMBINI NATI NEL 2021 GRAZIE ALLE TECNICHE DI FECONDAZIONE ASSISTITA 

5.320 i bambini in più venuti al mondo nel 2021 rispetto all’anno precedente grazie a tecniche di fecondazione assistita: è quanto emerge dalla recente relazione del Ministero della Salute al Parlamento [1] che ha investigato lo stato di attuazione della Legge 40 contenente le norme in materia di procreazione medicalmente assistita. Una crescita che, dopo una contrazione dovuta alla pandemia da SARS-COV2, registra un aumento del 47% in un solo anno. Le coppie trattate, infatti, sono passate da 65.705 a 86.090, i cicli effettuati da 80.099 a 108.067 e i bambini da 11.305 a 16.625 (12.906 con gameti della coppia e 3.719 con gameti donati), pari al 4,2% del totale dei bambini nati nel 2021. 

Nel documento, inoltre, si conferma l’elevata età media delle donne che si sottopongono alle tecniche a fresco con gameti della coppia, 36,8 anni (gli ultimi dati dal Registro Europeo riportano un’età media di 35 anni per il 2018), ma diminuisce la percentuale di donne sopra i 40 anni che si sottopone alle tecniche di PMA a fresco: era del 35,8% nel 2020 ed è del 34,4% nel 2021. Per quanto riguarda la fecondazione in vitro con gameti provenienti da donazione, l’età media della donna è maggiore per la donazione di ovociti (41,9 anni) rispetto a quella del seme (34,8 anni). La principale causa dell’indicazione medica a procedere con ovociti donati, infatti,  rimane l’avanzata età materna, indicando come questa tecnica sia utilizzata soprattutto per infertilità fisiologica.

I centri che si occupano di procreazione medicalmente assistita sono in Italia 340, di cui 100 pubblici, 19 privati convenzionati e 221 privati (138 di I livello, quindi per inseminazione intrauterina, e 202 di II e III livello con fecondazione in vitro). La loro distribuzione è maggiore nel Nord del Paese, fatto che riflette una migliore offerta ai cittadini in tale area e caratterizza la differenza tra le Regioni. Sarebbe auspicabile che i centri PMA, per garantire qualità, sicurezza e appropriatezza delle procedure a tutti i cittadini in eguale misura fossero equamente distribuiti su tutto il territorio nazionale.

Infine, non stupisce l’aumento dei trasferimenti di un singolo embrione e la conseguente riduzione delle gravidanze dei parti sia gemellari che trigemini. Questa pratica è ormai considerata lo standard a livello internazionale e presso S.I.S.Me.R. è già adottata da diversi anni per garantire la salute della paziente e del nascituro e per favorire migliori risultati. 

Sulla PMA, nella relazione del Ministero della Salute, si è espresso lo stesso Ministro Schillaci indicando l’importanza della ricerca, dell’accessibilità ai trattamenti per le coppie di tutto il territorio nazionale, della promozione di campagne di informazione e della prevenzione.

Ricordiamo, in merito, quanto sia cruciale attuare dei comportamenti sani e prendersi cura della propria salute ad ogni età, facendo, inoltre, accertamenti ai primi campanelli d’allarme in modo da diagnosticare al più presto eventuali problematiche senza dovervi porre rimedio quando il problema è ormai irreversibile. 

Presso la nostra clinica, medici, biologi, psicologi e genetisti potranno consigliarvi il percorso più adatto sia in termini di prevenzione che di trattamento 

[1] https://www.salute.gov.it/portale/documentazione/p6_2_2_1.jsp?lingua=italiano&id=3380

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