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I primissimi sintomi dell’infezione da nuovo Coronavirus sono molto simili a quelli dell’influenza stagionale o di altre malattie respiratorie.

Dopo un tempo medio di incubazione di circa 5 giorni (intervallo: 2-14 giorni), l’ infezione da COVID-19 inizia con tosse secca e febbre, spesso accompagnata da dolori osteo-articolari e alterazione del gusto ed odorato. 

Una metanalisi che ha analizzato 19 studi, per un totale di 2874 pazienti, ha individuato nella tosse il secondo sintomo dopo la febbre, con una prevalenza del 57,6%, mentre in altri studi la sua frequenza supera  addirittura l’80%.

Alla luce di questi dati è evidente che si tratta di un “campanello d’allarme” da non sottovalutare.

Ma la tosse è un sintomo presente in molte altre patologie, dunque come fare a capire se si tratta di una forma “innocua” o siamo stati contagiati dal Covid ?

La tosse da Covid è prevalentemente una tosse  secca, irritativa, persistente che si accompagna a un respiro corto, febbre e dolori muscolari. Sebbene queste caratteristiche non siano del tutto specifiche , si tratta di un segnale precoce della malattia , che se esaminato in un  contesto più ampio e completato da una accurata anamnesi ci consente di arrivare prima alla diagnosi. 

Nei bambini riconoscere i sintomi di coronavirus è più difficoltoso: se negli adulti i sintomi più comuni, come sappiamo sono tosse, febbre e difficoltà respiratorie, nei bambini non sempre è così. La tosse può infatti essere del tutto assente , così come altri disturbi respiratori: secondo quanto raccomanda uno studio pubblicato su “Frontiers in Pediatrics”, i sintomi più comuni sarebbero invece i disturbi gastrointestinali e la diarrea, associati alla febbre.

Per una diagnosi certa di SARS-CoV-2 è tuttavia necessario eseguire sempre un  tampone faringeo o naso-faringeo che comprovi la presenza del virus.

 

Tosse fonte di contagio

La tosse svolge anche un importante ruolo nella trasmissione dell’infezione, attraverso con un colpo di tosse diffondiamo infatti nell’ambiente circa 3000 goccioline di saliva.

COME DOBBIAMO COMPORTARCI SE ABBIAMO TOSSE E SINTOMI RESPIRATORI
Se si ha una infezione respiratoria acuta (insorgenza improvvisa di almeno uno tra i seguenti segni e sintomi: febbre, tosse e difficoltà respiratoria) e se nei 14 giorni precedenti la comparsa dei sintomi si è entrati in contatto stretto con un caso confermato o probabile di COVID-19, oppure si è stati in zone dove il nuovo Coronavirus ha causato delle epidemie, è importantissimo consultare subito il proprio medico curante che ci indicherà cosa fare e come comportarci.

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COSA SI INTENDE PER CONTATTO STRETTO CON UN CASO CONFERMATO

O PROBABILE DI COVID-19
Per caso probabile o confermato si intende:

– Una persona che vive nella stessa casa di un infetto da COVID-19;
– Una persona che ha avuto un contatto fisico diretto con un infetto da COVID-19 (per esempio gli ha stretto la mano);
– Una persona che ha avuto un contatto diretto non protetto con le secrezioni di un caso di COVID-19 (ad esempio ha toccato a mani nude fazzoletti di carta usati);
– Una persona che ha avuto un contatto diretto (faccia a faccia) con un caso di COVID-19, a distanza minore di 2 metri e di durata maggiore di 15 minuti, senza mascherina;
– Una persona che si è trovata in un ambiente chiuso (ad esempio aula, sala riunioni, sala d’attesa dell’ospedale) con un caso di COVID-19 per almeno 15 minuti, a distanza minore di 2 metri senza mascherina.

 

Siamo a disposizione per chi desiderasse maggiori informazioni nell’ambito della tosse.

Per contattarci invitiamo a compilare il seguente modulo di contatto

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