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Il calo della popolazione italiana pare inarrestabile, ancor più a seguito del Covid-19. L’ISTAT ha pubblicato l’annuale report sulle nascite in Italia e già nel 2019 il nostro Paese ha registrato il minimo storico dall’Unità d’Italia con solo 420.170 nuovi nati, ovvero -19 mila rispetto all’anno precedente.

Perdere in dodici mesi il 4,5% delle nascite, secondo un trend negativo che si protrae da anni, potrebbe portare l’Italia ad essere superata dalla Spagna (con solo 47 milioni di abitanti), e non poter più recuperare l’enorme gap con Francia (66 milioni) e Regno Unito (55 milioni).

A peggiorare le prospettive relative alla natalità e all’andamento della popolazione italiana per il 2020 e per i prossimi anni è certamente il Covid-19. Un effetto generato dall’ incremento dei morti nel 2020 a causa del virus (attualmente 35.166), ma soprattutto dall’incertezza per il futuro economico delle famiglie. Se la fiducia dei consumatori dovesse diminuire ulteriormente, non solo a fine 2020 si perderebbero altri 10 mila nuovi nati rispetto al 2019, ma nel 2021 i nati potrebbero essere solo 396mila. 

Un grave colpo alla natalità è stato inflitto anche dalla sospensione delle attività dei Centri di Procreazione Medicalmente Assistita durante il lockdown. Il Gruppo di Interesse Speciale medicina della Riproduzione della SIGO (Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia, infatti, ha stimato una perdita di 1500 nascite al mese dovuta ai trattamenti non eseguiti tra marzo e giugno 2020.

Inoltre, il lockdown, con il suo carico di stress e incertezze, non sembra ad oggi aver dato origine al “baby boom” che alcuni avevano pronosticato.

A questo puzzle inquietante si aggiunge un ultimo tassello, ovvero l’aumento della speranza di vita a fronte di una bassa natalità, che impedisce un ricambio generazionale equilibrato. Secondo i dati Bankitalia 2020, il rischio è che la popolazione italiana tra i 15 e i 64 anni si riduca di oltre 3 milioni nei prossimi quindici anni, con una popolazione over 64 che diventerebbe maggioritaria nel Paese, rendendo insostenibile lo stato sociale italiano, per com’è concepito oggi.

E’ quindi assolutamente necessario che le Istituzioni si impegnino attivamente a tutti i livelli per implementare politiche volte a incoraggiare l’accesso ai trattamenti di procreazione assistita per coloro che ne hanno bisogno, la natalità e il sostegno alle famiglie, nell’interesse di tutta la società. 

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