Il Tribunale d’Appello di Milano ha confermato in una sentenza la legittimità della Diagnosi Preimpianto in Italia e il diritto dei pazienti ad accedere a questa tecnica presso i Centri dove vengono eseguiti i trattamenti di PMA.
Una coppia di pazienti che necessitava di un trattamento di PMA con Diagnosi Preimpianto per prevenire la trasmisisone di una grave patologia genetica, aveva citato la Clinica Mangiagalli, che si era opposta all’esecuzione di questa tecnica. Già lo scorso Aprile il Tribunale si era pronunciato a favore dei ricorrenti con la seguente motivazione:
“Se una coppia è affetta da una malattia genetica grave, tale da poter portare ad un aborto terapeutico da parte della donna, la coppia ha diritto ad ottenere la diagnosi genetica preimpianto nella struttura sanitaria dove è effettuata la procreazione medicalmente assistita, o al pagamento delle spese per effettuare tale test in altra struttura.”
La Clinica Mangiagalli, la Regione Lombardia e il Ministero della Salute avevano impugnato il provvedimento, ma i loro ricorsi sono stati respinti nella giornata di ieri.
Questa sentenza è di grande importanza, non solo perchè riafferma la legittimità della PGD, ma anche perchè riconosce a questa tecnica lo status di parte integrante dei trattamenti di PMA in presenza di determinate indicazioni mediche. Questo influirà significativamente sui nuovi LEA, che al momento non includono questo tipo di prestazione.