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Per crioconservazione si intende il congelamento di ovociti in azoto liquido per conservarli nel tempo, mantenendone inalterate le condizioni. Questa tecnica si può applicare per la preservazione della fertilità.

I motivi che possono portare a scegliere la crioconservazione sono:

  1. necessità di sottoporsi a terapie mediche o chirurgiche, che potrebbero causare infertilità (radioterapia, chemioterapia ecc…);
  2. trattamento precauzionale in presenza di malattie o condizioni che potrebbero influire sulla fertilità (malattie autoimmuni, menopausa precoce ecc…);
  3. desiderio di programmare una eventuale maternità o paternità nel futuro, garantendosi maggiori probabilità di riuscita (social freezing);

Il vantaggio principale consiste nel fatto che gli ovociti mantengono le caratteristiche dell’età in cui è avvenuta la crioconservazione, indipendentemente dall’età che avrà la donna quando li utilizzerà.

 

Quando fare la crioconservazione di ovociti?

La quantità e la qualità degli ovociti diminuisce naturalmente con l’avanzare dell’età. Per ottenere risultati migliori è quindi consigliabile procedere alla crioconservazione entro i 35 anni.

In presenza di patologie occorrerà concordare le tempistiche con l’equipe medica.

E se lo faccio dopo i 35 anni?

La paziente che si sottopone a crioconservazione dopo i 35 anni deve essere consapevole del fatto che:

  1. Potrebbe essere necessario effettuare più prelievi chirurgici per ottenere un numero soddisfacente di ovociti;
  2. In caso di utilizzo degli ovociti crioconservati per un trattamento di PMA le possibilità di successo potrebbero essere minori.

Come avviene la crioconservazione degli ovociti?

Il processo di crioconservazione degli ovociti prevede le seguenti tappe:

  1. Colloquio con lo specialista volto a spiegare il trattamento e valutare l’idoneità della paziente;
  2. Effettuazione degli esami preliminari;
  3. Stimolazione ovarica con monitoraggi ecografici e dosaggi ormonali;
  4. Prelievo chirurgico degli ovociti;
  5. Crioconservazione degli ovociti;

Qualora il numero di ovociti ottenuto non sia sufficiente, si potrà valutare con lo specialista la programmazione di un ulteriore prelievo.

 

Quali rischi ci sono se faccio la crioconservazione degli ovociti?

Esistono minimi rischi legati alla stimolazione ovarica e al prelievo chirurgico degli ovociti. In presenza di patologie i rischi specifici andranno valutati con l’equipe medica che segue la paziente. Per questo motivo le prime fasi consistono nel colloquio con lo specialista e nell’effettuazione di esami.

 

Quanto costa la crioconservazione degli ovociti?

Prima di intraprendere un percorso di crioconservazione è necessario sapere che implica i seguenti costi:

  1. Esami preliminari;
  2. Farmaci per la stimolazione;
  3. Prelievo chirurgico degli ovociti;
  4. Crioconservazione;

E’ inoltre prevista una quota annuale per il mantenimento degli ovociti crioconservati presso la CrioBanca.

Occorre inoltre tenere presente che tali costi non comprendono l’eventuale trattamento di PMA a cui la paziente potrà sottoporsi utilizzando gli ovociti crioconservati.

 

Dove fare la crioconservazione degli ovociti?

La crioconservazione di ovociti può essere eseguita presso i centri di PMA di secondo e terzo livello autorizzati. L’elenco completo è disponibile sul sito del Registro PMA, curato dal Istituto Superiore di Sanità (LINK).

Presso S.I.S.Me.R. è possibile effettuare la crioconservazione di ovociti sia per motivi medici che per motivi personali.

 

Cosa fare degli ovociti crioconservati?

In qualsiasi momento gli ovociti crioconservati potranno:

  1. Essere utilizzati per un trattamento di procreazione assistita, tuttavia è necessario sapere che in Italia è necessaria la presenza di un partner (compagno o marito) per accedere a queste procedure;
  2. Essere trasferiti presso un altro Centro su richiesta della paziente;
  3. Essere donati per ricerca qualora la paziente non desideri più utilizzarli per sé;
  4. Essere donati ad altre coppie qualora la paziente non desideri più utilizzarli per sé;
  5. Essere distrutti.

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