Fumo (anche passivo) e PMA: una cattiva combinazione

FUMO (ANCHE PASSIVO) E PMA: UNA CATTIVA COMBINAZIONE

La letteratura scientifica è concorde nell’affermare che le donne che fumano sono meno fertili, hanno un indice di fecondabilità (possibilità di concepire per ciclo) ridotto, impiegano più tempo a restare incinte rispetto alle coetanee (in media più di un anno) e raggiungono la menopausa più precocemente. Anche negli uomini, l’abitudine della sigaretta danneggia in modo significativo la capacità riproduttiva.  Il fumo, infatti, è dannoso per la salute in generale e diventa un elemento ancora più critico se si vanno ad analizzare gli effetti a livello del liquido seminale, delle alterazioni genetiche, della motilità tubarica, della riserva ovarica e della capacità dell’endometrio di accogliere l’embrione. Inoltre, al fumo sono associati un maggior numero di aborti spontanei, parti pretermine e di gravidanze extrauterine.

Come se non bastasse, nelle donne fumatrici che si sottopongono a PMA, spesso si devono usare dosaggi maggiori di farmaci, si ottengono meno ovociti (riducendo le possibilità di avere embrioni da impiantare) e serve un numero maggiore di cicli con relative ripercussioni emotive ed economiche. Gli aspiranti genitori, quindi, hanno numerosi motivi per provare a smettere di fumare e per aiutarli S.I.S.Me.R. mette a disposizione un servizio di consulenza specialistica per chi desidera intraprendere un percorso di smoking cessation: un gesto fondamentale per la vita che state per accogliere.

Attenzione:  quanto espresso precedentemente vale anche per il fumo passivo, sebbene in misura ridotta. Fate quindi attenzione agli ambienti che frequentate e chiedete anche a chi vi sta vicino di rispettare l’importante percorso che state affrontando.

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PMA e Consulenza Psicologica, una risorsa in più per affrontare una nuova sfida

PMA E CONSULENZA PSICOLOGICA, UNA RISORSA IN PIU’ PER AFFRONTARE UNA NUOVA SFIDA

Addentrarsi nel mondo della fecondazione assistita è, solitamente, un percorso difficile e doloroso che arriva spesso dopo molti tentativi falliti. In particolare, giungere alla scelta dell’eterologa lo è ancora di più. Infatti, il ricorso a gameti provenienti da donatori esterni alla coppia è una prospettiva che spaventa e fa nascere molti dubbi come: se avrò un figlio, mi assomiglierà? Lo sentirò comunque mio? Gli dovrò dire come è stato concepito?

Un sostegno psicologico prima, durante e dopo il trattamento, è quindi fondamentale al fine di esplorare le ripercussioni emotive della condizione di infertilità o sterilità, per approfondire gli atteggiamenti verso la possibile gravidanza e per avere consapevolezza della scelta intrapresa. La consulenza può essere rivolta sia alla coppia, che ai singoli partners. 

E’ per questi motivi che SISMeR prevede come tappa obbligatoria per la coppia un confronto con la psicologa. Tale colloquio permette ai futuri genitori di essere rassicurati e informati e, al nostro specialista, di valutare come la coppia ha maturato questa scelta, le modalità di elaborazione rispetto ai fattori psicologici implicati, le fantasie e le aspettative della coppia sul bambino, nonché l’approccio al fatto che il patrimonio genetico del nato non corrisponderà a quello di entrambi i genitori. 

Chiaramente, i nostri specialisti sono a disposizione anche per ulteriori incontri, in quando un supporto psicologico può facilitare l’elaborazione della diagnosi di infertilità e prepararvi al delicato percorso che affronterete inseguendo il grande e meraviglioso progetto di diventare genitori.

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PMA: mio figlio sarà un bimbo come gli altri?

PMA: MIO FIGLIO SARA’ UN BIMBO COME GLI ALTRI?

La letteratura scientifica già da anni ha evidenziato come non ci siano differenze nella crescita di bambini nati grazie alla procreazione assistita rispetto a quelli concepiti naturalmente. Di recente, uno studio condotto dall’Università di Bristol al quale ha partecipato anche il Registro Nazionale Gemelli (RNG) dell’Istituto Superiore di Sanità ha ulteriormente confermato questo dato.

Sebbene sia comune leggere che i bambini concepiti mediante tecniche di PMA abbiano un maggior rischio di basso peso alla nascita e di parto pretermine, il più delle volte questo è dovuto al fattore di infertilità (e non alla tecnica utilizzata per trattarlo) oppure al fatto che il trasferimento di più di un embrione può aumentare la probabilità di gravidanze gemellari (più soggette a complicanze sia per la madre che per i feti). Proprio per ridurre i rischi legati alle gravidanze gemellari e tutelare la salute dei propri pazienti, S.I.S.Me.R. ha adottato la politica di trasferire un singolo embrione, crioconservando quelli restanti (nel caso ci siano) per impianti successivi.

Inoltre, durante il percorso di PMA è possibile eseguire screening genetici dei genitori e dell’embrione che vanno a diminuire drasticamente i rischi di concepire bambini affetti da anomalie. Infine, anche dal punto di vista dello sviluppo cognitivo, i risultati sono incoraggianti.

I bambini nati da PMA crescono in modo perfettamente normale e mostrano, talvolta, uno sviluppo cognitivo migliore rispetto ai loro coetanei. Da un punto di vista psico-sociale, la spiegazione sociale e logica risiede nel fatto che le donne/genitori che accedono alla fecondazione assistita sono, di norma, più vecchi, hanno un più alto livello di istruzione e un reddito migliore.

Inoltre, i bambini nati da fecondazione assistita sono generalmente il risultato di gravidanze profondamente desiderate e pianificate per le quali i genitori che hanno investito molte risorse emotive, economiche e di tempo, sviluppando quindi un elevato livello di consapevolezza del loro progetto familiare. L’insieme di tali caratteristiche, dunque, può giocare un ruolo positivo nello sviluppo dei figli.

Quindi lasciamo le paure e gli allarmismi dentro a un cassetto, affrontando il percorso di PMA con positività ed entusiasmo.

 

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Ogni bambino richiede il suo tempo: cosa aspettarsi davanti ad un percorso di PMA

OGNI BAMBINO RICHIEDE IL SUO TEMPO, ANCHE PRIMA DEL CONCEPIMENTO. 

COSA ASPETTARSI DAVANTI A UN PERCORSO DI PMA

Iniziare un percorso di procreazione medicalmente assistita significa, anche, dedicare tempo al proprio corpo, alla propria mente e alle procedure mediche e di laboratorio necessaire. Questi trattamenti, infatti, implicano protocolli che prevedono controlli ed esami con cadenze nette che non possono essere rimandate o posticipate e, spesso, nemmeno comunicate con grande anticipo.

Infatti, ogni donna ha il proprio ciclo mestruale e una risposta al trattamento farmacologico individuale che deve essere monitorata a scadenze regolari in modo da capire se tutto procede correttamente e quando è il momento “perfetto” per prelevare gli ovociti o trasferire gli embrioni. Questo vale anche per il partner maschile: devono essere fatti accertamenti preliminari e il campione di liquido seminale deve essere prodotto in date e orari precisi. Simulare la sincronia di un processo naturale complesso come la riproduzione umana, è un compito arduo che deve tener conto di moltissimi parametri che vanno “incastrati” per creare un puzzle unico e completo: dare nuova vita.

S.I.S.Me.R. vi accompagnerà ad ogni passo, ma provate a dedicare il giusto tempo alla preparazione e attuazione del percorso insieme: cercare un bimbo deve essere la priorità, scavalcando impegni di lavoro, vacanze lontane, trasferte o impegni improrogabili. Il nostro corpo, sia femminile che maschile, deve subire meno stress possibile e “comunicare” all’ambiente che accoglierà la creatura, che siamo pronti a farlo nel miglior modo. Quindi, portate pazienza se vi chiederemo di fare prelievi il mattino successivo, di venire in clinica la mattina presto di domenica o di dover aspettare qualche settimana, è il piccolo prezzo che bisogna pagare per ricreare la magia della natura e aiutarvi a diventare genitori.

 

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Estate e PMA, sfruttiamo queste ultime settimane per arrivare riposati e pronti per il trattamento

ESTATE E PMA, SFRUTTIAMO QUESTE ULTIME SETTIMANE PER ARRIVARE RIPOSATI E PRONTI PER IL TRATTAMENTO

Le vacanze estive sono il periodo ideale per staccare da tutto e caricarsi di energia per affrontare al meglio il percorso di PMA imminente. Sia che preferiate fare un tuffo al mare che una passeggiata in montagna o una gita culturale, ecco alcuni in vista della ripresa, o dell’inizio, di un trattamento di riproduzione assistita in modo da arrivare a settembre in piena forma fisica e mentale.

1. Bere almeno due litri d’acqua al giorno in modo che il corpo sia sufficientemente idratato e non subisca colpi di calore e disidratazione usando, anche, una buona crema solare e coprendo la testa con un cappello. Evitate lunghe esposizioni al sole, non siamo lucertole!

2. Mangiare bene sfruttando i doni dell’estate con alimenti freschi e leggeri con pasti e spuntini ricchi di frutta e verdura. Cercate di limitare gli alcolici (soprattutto i super alcolici contenuti nei cocktail o gli amari, meglio un semplice bicchiere di vino) e cibi confezionati a lunga scadenza.

3. Fate esercizio fisico: camminare, nuotare, andare in bicicletta, va bene tutto, senza eccessi o sforzi estremi. Se siete già sotto stimolazione ormonale, evitate sport che prevedano salti o attività fisica intensa.

4. Prendetevi il lusso di perdere tempo; lasciate i pensieri, i ritmi frustranti, le liste di cose da fare in un cassetto e imparate a fare respiri profondi. Dimenticate il cellulare in albergo e mettete nella borsa un buon libro. Diminuire lo stress è un punto cruciale nella ripresa dell’organismo; infatti, sottoposto a costanti impegni e pensieri dal mattino a sera, a volte anche di notte, il corpo risponde con uno stato infiammatorio diffuso che può influire su tutto il sistema riproduttivo, dalla qualità dei gameti alla capacità di impianto. Quindi, dategli tregua, riposate, spegnete la sveglia, ascoltate la musica e rilassatevi.

E, ora, il consiglio più importante: divertitevi! Al vostro ritorno, noi di SISMeR, saremo qui pronti a farvi iniziare l’emozionante strada per diventare genitori.

 

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Problemi di Relazione legati all’infertilità: cosa ne possono sapere i medici?

Nell’approccio ai problemi di fertilità, è fondamentale rivolgersi a specialisti esperti e con competenze specifiche.

L’infertilità spesso è una patologia multifattoriale, quindi è consigliabile scegliere un Centro che disponga di una équipe multidisciplinare (Ginecologo, Andrologo, Genetista, Psicologo). Questo approccio è utile …Leggi tutto