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Il Dott. Marco Gergolet collabora da molti anni con S.I.S.Me.R., gestendo il centro satellite recentemente trasferito da Monfalcone a Doberdò del Lago (GO). A livello internazionale è Past Coordinator del gruppo d’interesse speciale della European Society of Human Reproduction and Embryology (ESHRE) dedicato alla chirurgia riproduttiva.

I risultati di un recente studio da lui condotto, al quale hanno partecipato anche il Dott. Luca Gianaroli e la Dott.ssa Maria Cristina Magli di S.I.SMe.R., sono stati pubblicati sulla rivista Reproductive Biomedicine Online nell’articolo “Possible role of endometriosis in the aetiology of spontaneous miscarriage in patients with septate uterus”.

Abbiamo chiesto al Dott. Gergolet di spiegarci di cosa si tratta.

“Lo scopo del nostro studio era verificare l’ipotesi secondo la quale la causa dell’aborto in pazienti affette da endometriosi potrebbe essere attribuita alla presenza concomitante di un setto uterino”, spiega il Dott. Gergolet.

“L’endometriosi è una patologia caratterizzata dalla presenza di tessuto endometriale (quello che ricopre la cavità uterina) anche in altri organi e tessuti come per esempio le ovaia o la superficie del peritoneo (membrana che contiene i visceri addominali).

L’utero setto o subsetto è invece una malformazione relativamente frequente, caratterizzata dalla presenza di una membrana fibrosa che divide la cavità uterina in due parti, totalmente o parzialmente.

Numerose pubblicazioni in letteratura implicano al setto uterino un incremento dell’incidenza di aborti spontanei. Anche l’endometriosi viene indicata come una possibile causa, inoltre esistono altrettante pubblicazioni che riferiscono di un’aumentata incidenza di endometriosi in pazienti con un utero setto.”

Il Dott. Gergolet illustra così il modo in cui è stato condotto questo interessante studio: “Abbiamo analizzato due gruppi di donne: un gruppo di pazienti con setto uterino in assenza di endometriosi e l’altro costituito da pazienti affette da endometriosi associata a setto uterino. L’incidenza di aborti era simile nei due gruppi.”

“Tutte le pazienti sono state sottoposte ad un intervento di correzione isteroscopica del setto”, continua il Dott. Gergolet, “e dopo l’intervento si è riscontrato un netto calo dell’abortività in entrambi i gruppi, senza però differenze significative tra l’uno e l’altro.”

“L’esito del nostro studio”, conclude il Dott. Gergolet, “sembra quindi indicare che l’aumentata incidenza di aborti spontanei sia da attribuire più alle malformazioni uterine che all’endometriosi e che quest’ultima patologia non influenzi l’esito della gravidanza”.